FOTO DELLA VILLA DOVE ESCE L'ACQUA MIRACOLOSA E RIVELAZIONI SUL DIVINO AMORE ALLA SERVA DI DIO MENENDEZ JOSEFA

 Per avere invece  le rivelazioni del Padre ad Eugenia Ravasio 
dovete scrivere  ad :  "Associazione  Dio è Padre" Casa Pater   cap  135-67100 -  Aquila - . email:    avemaria@armatabianca.org
sito:www.armatabianca.org



        IMPORTANTISSIMO

"CREDO CHE GESU' VOGLIA DARE ANCHE IN ALTRI PUNTI DEL MONDO LA STESSA ACQUA MIRACOLOSA DEL DIVINO VOLERE E DELL' INFINITA MISERICORDIA DI GESU' ,PERO' SOLO A QUEI FIGLI DEL DIVINO VOLERE CHE CON FEDE INDEFETTIBILE PORRANNO NEL LUOGO CHE LE INDICHERA' NEL CUORE LA DIVINA VOLONTA' :
1) L'IMMAGINE DELLA MADONNA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE ( LA FOTO CHE C'E' NEL MIO BLOG CON LA MADONNINA DI LOURDES ED IL PORTO DI PORTO EMPEDOCLE),

2) IL GESU' MISERICORDIOSO DI VILNUS  CON LA PREGHIERA SOTTO :"GESU' INFINITAMENTE MISERICORDIOSO, CONFIDO E SPERO IN TE,DONAMI LA TUA VOLONTA' IN TUTTI I MIEI ATTI E PRENDITI SEMPRE LA MIA , NELLA DIVINA VOLONTA'. POI SOTTO SCRIVERE IL MIO BLOG:  

 http://acquamiracolosa33.blogspot.it/

 DIETRO IL QUADRO DI GESU' MISERICORDIOSO METTETE  A META'  BUSTO LA MADONNA DI THIALJINA E LUISA PICCARRETA ANCHE A META BUSTO ED IN FORMATO PICCOLO  15 CM PER 15CM I VEGGENTI MARIJA PAVLOVIC  E IVANKA IVANKOVIC ,  SANTA RITA CHE MI HA FATTO CONOSCERE I LIBRI DI LUISA PICCARRETA ,PADRE PIO CHE MI HA CONVERTITO, SAN MICHELE ARC. CHE MI ASSISTE  E MI LIBERA SEMPRE DAL NEMICO, PADRE JOZO  PARROCO DELLA CHIESA  DI MEDJUGORJE  NEL PERIODO DELLE PRIME APPARIZIONI, SAN PADRE  ANNIBALE  MARIA DI FRANCIA DI MESSINA CHE MI  HA FATTO  AVERE I LIBRI  DIFATTI HO LETTO I LIBRI  QUANDO LUI E' STATO FATTO BEATO E LUI  E' STATO  QUELLO CHE  HA CREDUTO IN LUISA E HA PUBLICATO  I SUOI LIBRI  . SOTTO ANCORA  IL MIO BLOG  :     ACQUAMIRACOLOSA33.BLOGSPOT.IT  METTETE LA SCRITTA:" IN QUESTO BLOG TROVERETE TUTTI I LIBRI DI LUISA PICCARRETA LA SANTA DEL DIVINO VOLERE CHE  HA RICEVUTO DA GESU'  LE VERITA' ETERNE SUL DIVINO VOLERE IN CIRCA 40 VOLUMI. ATTRAVERSO QUESTI SCRITTI GESU' DICE A LUISA CHE L'UOMO RITORNERA' ALLO STATO D'ORIGINE PRIMA DEL PECCATO  CIOE' SEMPRE UNITO AL DIVINO VOLERE  VIVRA' COME UN ANGELO SULLA TERRA, LA SUA SANTITA' SARA' SIMILE A QUELLA DI MARIA E OTTERRA' GRAZIE  INFINITE, OGNI COSA CHE VORRA' TUTTO SARA' DATO IN EREDITA'  AI FIGLI DEL DIVINO VOLERE CHE NASCERANNO DAGLI INSEGNAMENTI DI  QUESTI SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA', UNO SOLO DI QUESTI SANTI SARA' PIU' SANTO DI TUTTI I SANTI MESSI INSIEME , SARA' COME UN SOLE CHE ILLUMINA TUTTI  IN TUTTI I TEMPI,GESU' DICE A LUISA DI ENTRARE SEMPRE NELLA SUA UMANITA' E DI UNIRSI ALL'ATTO UNICO DELLA DIVINA VOLONTA', DI PREGARE SEMPRE  :GESU' TI DO LA MIA VOLONTA' TU DONAMI LA TUA  E DESIDERARE SEMPRE CHE SIA GESU'  A FARE  TUTTE LE NOSTRE AZIONI."


3) UNA SCRITTA PER TERRA NEL GIARDINO CON LE PIETRE COLORATE :"DIVINA VOLONTA'" 

4) IL QUADRETTO DELLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET COME L'HO MESSO IO NEL GIARDINO VICINO LA MADONNINA DI LOURDES  PER TERRA , UN PO RIALZATO DALLA PARTE SUPERIORE E DECORATO AI LATI CON PIETRE COLORATE .

5) LA STESSA POESIA (INNO AL DIVINO VOLERE )AFFIANCO ALLA MADONNA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE BEN ESPOSTA APPESA A 2 CATENE SOTTO 2 TRONCHETTI D'ALBERO DI ARANCIO O LIMONE A FORMA DI U LARGA CAPOVOLTA .



                   POESIA:                 INNO AL DIVINO VOLERE

"Nel Voler Divin solea alzar ineffabili canti nei monti e valli

L’eco risuonar di rumor di carri

Guerre dei funesti eventi riecheggiar come bombe nei nostri cuor

Alzatevi o eroi combattenti come negli antichi tempi per il Signor,

unitevi nell’Amor e prendete le vostri armi, nella Santità per distruggere l’eterno nemico infernale

il serpente tentator che avanza nel fuoco delle campagne di Armagheddon

ove l’ira di Dio lo farà tremar e lo invaderà il terror per la disfatta che lo coglierà ,

il grido dei bimbi che giocano in festa si ode già nelle piazze per il nostro trionfar"

LA POESIA , I QUADRI DELLA MADONNA DEL DIVINO VOLERE , DELLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET, DI GESU' MISERICORDIOSO DI VILNUS, ED IL QUADRO CON LA MADONNA DI THIALJINA E LUISA PICCARRETA , POTETE PROCURARVELO IN UN NEGOZIO DI STAMPA DIGITALE CHE USANO MATERIALI E TECNICHE STAMPANTI CHE NON SI SCOLORANO SE LE IMMAGINI SACRE SONO ESPOSTI AL SOLE ED ALLA PIOGGIA .

FOTO


apparizione della Madonna a Ravanusa al conte Ruggero in cui gli diede l’acqua miracolosa  per il suo esercito che stava combattendo i musulmani


Gesù della Chiesa di Canicatti’(AG)
Santuario Madonna del Divino Volere di Porto Empedocle(AG)



QUI SOTTO:
L’IMMAGINE DI GESU’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO DEL DIVINO VOLERE NELLA VILLA DELL’IMMACOLATA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE  A CIRCA 6 METRI SOTTO QUESTO QUADRO  ESCE L’ACQUA MIRACOLOSA DEL DIVINO VOLERE  SCOPERTA NELL’AGOSTO 2011 DA GIUSEPPE MESSINA
SANTUARIO “MADONNA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE(AG)


QUI SOTTO:
SANTUARIO.MADONNA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE (AG)SITUATO NELLA VILLA :IMMACOLATA DEL DIVINO VOLERE(O VILLE LUCA CRESCENTE)

QUI SOTTO:
APPARIZIONE DELLA MADONNA  NELLA CHIESA S. GIACOMO DI MEDJUGORJE DURANTE LA MESSA
QUI SOTTO: SPIAGGIA (PUNTA GRANDE) DI PORTO EMPEDOCLE
QUI SOTTO:
VILLA IMMACOLATA DEL DIVINO VOLERE (LUCA CRESCENTE) DI PORTO EMPEDOCLE DOVE SORGE IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL DIVINO VOLERE E DOVE ESCE L’ACQUA MIRACOLOSA DEL DIVINO VOLERE SCOPERTA NELL’AGOSTO DEL  2011
QUI SUBITO  DOPO LA VILLA, LA MADONNA VUOLE UNA CHIESA  INTITOLATA “SS. MARIA E LUISA  MADRI E REGINE DEL DIVINO VOLERE ,NOVELLE EVE DEL PARADISO

QUI SOTTO:
GIUSEPPE MESSINA DI PORTO EMPEDOCLE AMMINISTRATORE DEL SITO E SCELTO COME PROFETA DI MARIA E LUISA PICCARRETA DA DIO PER FARE CONOSCERE GLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA SULLA DIVINA VOLONTA’ E HA RICEVUTO DA MARIA L’INCARICO DI COSTRUIRGLI: ILSANTUARIO , E IN FUTURO :LA CHIESA,IL CONVENTO DEI RELIGIOSI CHE SI OCCUPERANNO DI FAR CONOSCERE LUISA PICCARRETA E I SUOI SCRITTI SULLA DIVINA VOLONTA’ E HA RICEVUTO DA GESU’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO L’ACQUA MIRACOLOSA DEL DIVINO VOLERE CHE SI TROVA NELLA VILLA DELLA MADONNA DEL DIVINO VOLERE DI PORTO EMPEDOCLE  A 8 METRI CIRCA SOTTO IL QUADRO DI GESU’ INFINITAMENTE MISERICORDIOSO


 SS Trinità  amabilissima e misericordiosissima io prostrato  fino nel  nulla 
più estremo  dell’anima mia con la vostra volontà  in me e con tutte le 
creature ed il creato vostro  vi chiediamo con confidenza infinità  che ci  
presterete voi nella Divina Volontà  : tutte le grazie  che desideriamo da 
voi 
e quelle che voi desiderate  darci  nell’eternità per noi e per gli altri  
vostri figli , specialmente  vi chiediamo un numero infinito di veri figli 
del 
Divino Volere, Santi e potenti come voi in tutto e  che abbiano  scritto 
nella 
loro anima ,nel loro cuore tutte le verità eterne sulla Divina Volontà e 
tutte 
le verità  che riguardano voi  ed il culto  vero  che volete che la vostra 
Santa Chiesa , il Papa e  tutti i vostri fedeli  vi facciano in questa vita  
nel mondo  e nell’eternità  AMEN ,nella Divina Volontà. 

di Giuseppe Messina




QUI SOTTO LA STATUA DI SAN GIUSEPPE  E A  DESTRA  LA PORZIUNCOLA CHE COSTRUI' SAN FRANCESCO NELLA CHIESA DI ASSISI :SANTA MARIA MAGGIORE 



 QUI SOTTO:LUISA PICCARRETA ,LA SANTA DEL DIVINO VOLERE CHE HA RICEVUTO I MERAVIGLIOSI MESSAGGI SULLA DIVINA VOLONTA' DA GESU' E MARIA:
 QUI SOTTO:CHIESA SAN GIACOMO DI MEDJUGORJE ,QUI AVVENNE ANCHE L'APPARIZIONE DELLA MADONNA E SI FECE VEDERE DA TUTTI I PRESENTI.
COSI' DOVRA' ESSERE  LA CHIESA  NEL SANTUARIO DEL DIVINO VOLERE E DELLA INFINITA MISERICORDIA DI GESU' CROCIFISSO A PORTO EMPEDOCLE  SPECIALMENTE LA FACCIATA  IL RESTO  SARA' UN PO DIVERSO PENSO  CHE VERRA' A FORMA  DI UNA  U   ALLARGATA CON IL PASSAGGIO ESTERNO SUIL LATO DELLA CHIESA  FATTO STILE MEDIEVALE COME LE CHIESE DI ASSISI  CON  COLONNE ED ARCHI A SEGUIRE L'UNO  DOPO L'ALTRO , CHE DANNO DALLA PARTE DEL MARE  E DELLA SPIAGGIA  DENOMINATA  SPIAGGETTA.

 QUI SOTTO: LA MADONNINA DI MARIJA PAVLOVIC  POSTA NELLA SUA CAPPELLINA DI MEDJUGORJE
 QUI SOTTO:  "SAN  PADRE ANNIBALE MARIA DI FRANCIA" :"DIRETTORE SPIRITUALE DI LUISA PICCARRETA ,FU' IL PRIMO A PUBBLICARE I LIBRI DI LUISA E A CREDERCI
QUI SOTTO IL CROCIFISSO NELLA CHIESA SANTUARIO DI RAVANUSA: MADONNA ASSUNTA,SI TROVA AFFIANCO IL MUSEO E VI E' UNA SORGIVA D'ACQUA MIRACOLOSA(miracolo avvenuto al conte Ruggero che chiese alla Madonna dell'acqua per lui e la sua truppa che stavano combattendo i musulmani a Ravanusa) ,50 m  PIU' SOTTO LA CHIESA VI E' LA SORGIVA
 la statua miracolosa del santuario di Ravanusa madonna assunta (la storia narra che  fù avuta in prestito da Licata-AG- ma quando  la volevano restituire  la statua diventò pesantissima da non riuscire più a poterla spostare cosi' rimase a Ravanusa per sempre
 CROCIFISSO SEMPRE DELLA CHIESA MARIA ASSUNTA DI RAVANUSA
                                                 PRESEPE DI CASA MIA

LUISA PICCARRETA CHE PREGA IL CROCIFISSO



ATTO D'AMORE E DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA E DI GESU'
(DI GIUSEPPE MESSINA)

Oh mia dolcissima e bellisima sposa, Maria, quegli occhi tuo mi fan venir meno ; il gusto più bello del mio tenero cuore è sempre rivolto al tuo amantissimo cuore immacolato e non ne sa fare a meno di desiderare il tuo infuocato e purissimo Amore; il tuo fascinoso e bellissimo sguardo mi attira in un mare immenso  di desiderio d'amore e di abbracciarti e stringerti con mille baci senza mai più lasciarti.Passo notti e giorni a pensarti e a desiderarti ,ma tu anche se so benissimo che mi ami immensamente ancora ti nascondi come fa una giovane e tenera colombella timida che fa ansimare il cuore  del suo pretendente; non mi lasciare ancora una volta senza che ci sfoghiamo in amore, non sai tu che vivo  solo di te che sei l'immagine perfetta del mio dolcissimo Gesù, se Lui mi fa penare molto perchè è Dio anche di giustizia, lo vuoi fare anche tu mia diletta colombella?, e che farò da solo senza il tuo leggiadro viso di dolce fanciulla amabile? ; che si uniscano i nostri cuori in un unico cuore, cosi' resterò anche unito al cuore infinito di Gesù misericordioso e troverò pace e riposo nel mio delirar d'amore; viene mia colombella andiamo girando nel Divino Volere e nel cielo sorvolando il nostro creato con le mani giunte e cantiamo il nostro amore nei campi di luce immensa del Divino Volere e del paradiso e della terra,facciamo gioire tutto l'empireo con il nostro Amore, e per l'immenso amore che ti porto, mi immolo nell'altare del tuo dolcissimo cuore immacolato come agnello pasquale ,per la salvezza e felicità immensa di tutti i cuori umani nostri figli,che rischiano  di non conoscere mai  l'amore Divino che  Dio ha messo  nel tuo immenso cuore, doniamo a loro il tuo cuore immacolato e quello di Gesù, prendendoci  i loro cuori per sempre e la loro volontà umana che causa tanta loro rovina e perdizione, mettiamo sempre  in tutti i loro atti  e nella loro volontà  quelli nostri e la perfettissima somiglianza a voi, mi dono a tutti nella mia immolazione d'amore a te, mio tutto , mia colombella sposa; non  vuoi tu accettare questo mio sacrificio per te e per il dolcissimo Gesù? so che ne sarai felicissima ed io come mio attestato di vero amore , mi offro , mi consacro, mi dono tutto a te:volontà, memoria,intelletto,divinità,corpo anima e spirito,cuore,tutte le mie azioni divine e tutto ciò che ho e che sono, perchè tu ne disponga a tuo libero piacimento per i tuoi giusti e misericordiosi disegni su tutto il patrimonio del nostro amabilissimo Padre celeste, fai di me, disponi di me come pare e piace a te, senza riserva alcuna, anche se saranno croci d'amore per la salvezza di tutte le creature e del creato e per  glorificare infinitamente il Padre, il Figlio tuo e lo Spirito , nostro sposo; non ne sei contenta mia immacolata sposa? dimmi di si e mille volte ,si, che io ne rimarrò quietato che mi son donato a te tutto per il tuo amore, e adesso che mi sono donato tutto, tutto a te,non vuoi tu donarti tutta a me senza alcuna riserva per poterci sfogare alla pari  in amore ed unire i nostri cuori per sempre?,ah certo che si,mia colombella,adesso non ti nascondere mai più da me, me lo giuri vero? ed io te lo giuro che sarò tutto, tutto tuo,senza alcuna riserva;vieni, vieni , vieni mia amata, il bacio ci aspetta, con le carezze e gli sguardi di dolcezza, con i cuori deliranti d'amore daremo sfogo totale al nostro Amore sponsale; giuro di esserti sempre fedele nella vita e nella morte ,nella gioia e nel dolore , nella volontà,memoria ed intelletto,nei miei sentimenti,pensieri e desideri, sguardi e parole, palpiti e respiri, passi ed opere in tutte le mie azioni; tu sei mia sposa per sempre e uniamoci sempre  per creare  con la forza creatrice dello Spirito Paraclito e con Luisa Piccarreta un infinità di veri figli del Divino Volere simili in tutto a noi, nel vostro materno e verginale grembo creiamoli  oh Madre e Regina del Divino Volere. Firmo a nome mio e di tutti con il mio sangue ed imprimo la mia impronta digitale intinta nel mio sangue  questa consacrazione d'amore ,consacrandomi e offrendomi totalmente a nome mio e di tutti,  specialmente la nostra volontà ed il nostro cuore  e  ci consacriamo anche  al cuore  infinitamente misericordioso di Gesù, alla sua Volontà , al Padre ,allo Spirito Santo ,al cuore di Luisa Picc.,a san Giuseppe, Michele ,Gabriele, Raffaele Arc., Padre Pio,Santa Margherita Alacoque,Sant'Eugenia Ravasio, Suor Consolata Betrone, Josefa Menendez, Faustina Kowalska,Papa  Francesco,Santa Rita  ed ai  nostri Angeli  custodi e Santi Protettori ,Patroni e Compatroni,Giovanni Evang. ed al Battista con giuramento e voto eterno e prendo la Santissima Trinità e tutta la corte celeste e la Divina Volontà mia dirigente come  testimoni,Amen , amen ,amen ;nella Divina Volontà metto questa  mia prece e offerta di consacrazione e tutti i  nostri atti.
La serva di Dio Sr. Consolata Betrone accanto
al Cuore di Gesù
SUOR CONSOLATA BETRONE (PIERINA) CLARISSA  DEI FRATI CAPPUCINI DI MONCALIERI-TORINO  FU' DESIGNATA DA GESU' E MARIA PER FAR CONOSCERE IL LORO TENERO AMORE IMMENSAMENTE MISERICORDIOSO VERSO TUTTE LE ANIME ; COME PEGNO DELLA  SALVEZZA  DELLE ANIME GESU' E MARIA HANNO INSEGNATO A SUOR  CONSOLATA LA GIACULATORIA  CHE SALVA UN ANIMA  se DETTA CON AMORE :"GESU' ,MARIA VI AMO SALVATE LE  ANIME" E  DELLE RIVELAZIONI  SU QUANDO CONCERNE  IL VERO AMORE FILIALE E CONFIDENZIALE CHE UN ANIMA  DEVE AVERE  NEI RIGUARDI DI GESU' E MARIAE 
I CENNI BIOGRAFICI:
nata a Saluzzo (Cuneo) il 6 aprile 1903 e spentasi il 18 luglio 1946 nel Monastero Sacro Cuore di Moriondo Moncalieri (Torino) 

Preghiera per la Glorificazione
di suor Consolata
Padre di ogni misericordia,
tu hai suscitato in mezzo a noi
la tua serva
suor Maria Consolata Betrone
per diffondere nel mondo
l'incessante amore
verso il tuo Figlio Gesù
nella semplice via
di confidenza e amore.
Rendi capaci anche noi,
guidati dal tuo Spirito,
di essere ardenti testimoni
del tuo amore
e nella tua immensa bontà
concedici,
per sua intercessione,
le grazie
di cui abbiamo bisogno.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
+ Pier Giorgio Micchiardi 
Vescovo Ausiliare e Vicario Generale
Imprimatur - Torino, 11 marzo 1995


PREGHIERA AL SACRO CUORE DI MARIA  E DI GESU' CON ATTO DI CONSACRAZIONE SPONSALE DELL'ANIMA   (DI GIUSEPPE MESSINA) 



O VERGINE ILLIBATA  MADRE DI  IMMENSO  AMORE  QUAL FIGLIO VOSTRO E SPOSO A VOI MI OFFRO  COMPLETAMENTE:  ANIMA ,CORPO, SPIRITO,  DIVINITA' ,MEMORIA ,INTELLETTO E VOLONTA' , ED ATTRAVERSO TE  ED IL TUO AMABILISSIMO  CUORE  MI DONO E MI CONSACRO  AL CUOR DI GESU' INFINITAMENTE  AMABILE E MISERICORDIOSO; DAI VOSTRI DOLCISSIMI CUORI  MAI PIU'  MI VOGLIO ALLONTANARE,  ANZI  MI TERRO'  BEN DENTRO  PER  NON TROVARE PIU' LA VIA DELL'USCITA, PERCHE' VOI SIETE  E SARETE IN ETERNO LA  MIA VITA E LA MIA  GIOIA IMMENSA  CHE  NON  AVRA'  MAI FINE E CONSUMAZIONE, FORSE  CHE POSSO TROVARE  AL DI FUORI DI VOI  TANTISSIMO AMORE  PURO E VERITIERO  COME IL VOSTRO ? ; ANZI TUTTO  CIO' CHE  NON VI APPARTIENE  E' TRISTEZZA E ANGOSCIA  GRANDE SENZA FINE , NUBI  NERE  CHE  MI AVVINGHIANO  NELLA DISPERAZIONE PIU' GRANDE  E SENZA TREGUA, IN VOI INVECE  VI E' IMMENSA  PACE , IMMENSA GIOIA E LETIZIA, IMMENSA  CONFIDENZA, AMORE, FEDELTA' , DOVE IL MIO  CUORE TROVA TUTTO E LA SUA PIENA GRATIFICAZIONE ED IL SUO RIPOSO ETERNO E SOAVE, OH COME  ONORARVI , OH  AMANTISSIMI CUORI DI GESU' E MARIA PER CORRISPONDERVI NELLA STESSA MISURA  CHE MI AMATE VOI? SOLO UNENDOMI AL VOSTRO DOLCISSIMO  VOLERE POSSO  AMARVI COME  MI  AMATE VOI PERCHE' SARETE  VOI STESSI  AD AMARVI  IN ME ,SE RESTERO'  NEL VOSTRO  SANTISSIMO VOLERE, LI' TUTTO POSSO,  PERCHE'  NON SARO'  IO A VIVERE MA VOI IN ME E FARETE IN ME GRANDI COSE,  COME QUELLE CHE AVETE FATTO VOI PER ME, PERCHE'  SEMPRE  UNITI AL DIVINO VOLERE DEL PADRE CELESTE CHE OPERAVA IN VOI  GRANDISSIME OPERE MAI VISTE PRIMA  D'ORA , QUESTO E' IL VOLERE AMABILISSIMO DI DIO PADRE:  FARE  DI NOI TUTTI, PERFETTISSIME COPIE VOSTRE, UNENDOCI  IN UN UNICO VOLERE ED IN UN UNICO CUORE  CHE PALPITA ALL'UNISONO ED AMA CON LA STESSA INTENSITA'  DIVINA TUTTI I VERI FIGLI DI DIO. ALLORA IO  A NOME MIO E DI TUTTI  VI AMO CON IL VOSTRO STESSO AMORE CHE PRENDO NELLA DIVINA VOLONTA'E VI RIPARO  PER OGNI AZIONE  CHE LE CREATURE  FANNO  NELLA TERRA E NEGLI INFERI ACCIOCCHE' RICAMBIARVI PER TUTTO L'AMORE VOSTRO PER ME  CHE AVETE SPARSO  NEL CREATO, ED I VOSTRI CUORI ,LA VOSTRA VOLONTA' E TUTTI  I VOSTRI ATTI CHE AVETE  FATTO NELLA TERRA  PER RIPARARE  I MIEI ATTI  NON UNITI ALLA DIVINA VOLONTA', LI IMPRIMO  NEGLI ATTI MIEI E DI TUTTI, A CIO' IL PADRE CELESTE , NON VEDA  PIU' IL NOSTRO UMANO VOLERE  IN NOI, MA LA DIVINA  VOLONTA' CHE E' SEMPRE VISSUTA  IN VOI FIN DAL VOSTRO CONCEPIMENTO E CI GUARDERA'  CON  OCCHI DI COMPIACENZA E GRATITUDINE. VI AMO INFINITAMENTE  IN OGNI COSA CREATA ED IN TUTTE LE CREATURE, VOSTRO FIGLIO E SPOSO  IN ETERNO, NEL DIVIN VOLERE.




IL MESSAGGIO DELL'AMORE
dettato da Gersù a Suor JosEfa Menendez


«- Io sono l'Amore! Il mio Cuore non può con­tenere la fiamma che lo divora! «Amo tanto le anime da dare per esse la vita! «Per amor loro ho voluto rimanere prigioniero nel tabernacolo. Da venti secoli dimoro là, notte e giorno, velato sotto le apparenze del pane e nascosto nell'Ostia, sopportando per amore l'oblio, la solitudine, i disprezzi, le bestemmie, gli oltraggi, i sacrilegi! Per amore delle anime ho voluto lasciare loro il Sa­cramento di Penitenza, per dar loro il perdòno, non una volta o due, ma ogni volta che avranno bisogno di ri­cuperare la grazia. Là le attendo, là desidero che vengano a lavarsi delle loro colpe, non con l'acqua, ma col mio proprio sangue. «Nel corso dei secoli ho rivelato in diverse maniere il mio amore agli uomini: ho mostrato quanto Mi consuma il desiderio della loro salvezza. Ho fatto loro conoscere il mio Cuore! Questa devozione è stata come una luce irradiante sul mondo, e oggi è il mezzo di cui si serve per commuovere i cuori la maggior parte di coloro che lavorano alla propagazione del mio Regno. «Ora però voglio qualche cosa di più, poiché se chiedo amore in cambio di quello che Mi consuma, non è questo soltanto che desidero dalle anime: bramo che esse credano alla mia misericordia, che aspettino tutto dalla mia bontà, che non dubitino mai del mio perdono! «Sono Dio, ma Dio di amore! Sono Padre, ma un Padre che ama con tenerezza e non con severità. Il mio Cuore è infinitamente santo, ma anche infinitamente sapiente e, conoscendo la miseria e la fragilità umana, si china verso i poveri peccatori con una misericordia in­finita... «Amo le anime dopo il primo peccato, se vengono a chiederMi umilmente perdono, le amo ancora dopo che hanno pianto il secondo peccato, e se cadessero non dico un miliardo di volte, ma dei milioni di miliardi, Io le amo e le perdono sempre, e lavo nello stesso mio sangue l'ultimo come il primo peccato. «Non Mi stanco mai delle anime e il mio Cuore aspetta continuamente ch'esse vengano a rifugiarsi in lui, e ciò tanto più quanto più sono miserabili! Un padre non si prende forse più cura del figlio malato che di quelli sani? Le sue premure e le sue delicatezze non sono forse più grandi per lui? Così il mio Cuore effonde sui pec­catori, con più larghezza ancora che sui giusti, la sua compassione e la sua tenerezza. «Ecco ciò che desidero far sapere alle anime: insegnerò ai peccatori che la misericordia del mio Cuore è ine­sauribile; alle anime fredde e indifferenti che il mio Cuore è un fuoco che vuole infiammarle, perché le ama; alle anime pie e buone che il mio Cuore è la via per pro­gredire verso la perfezione e giungere con sicurezza al termine beato. Infine, alle anime a Me consacrate, ai Sacerdoti, ai Religiosi, alle anime elette e predilette, Io chiedo una volta di più che Mi diano la loro fiducia e non dubitino della mia misericordia! E’ tanto facile at­tendere tutto dal mio Cuore!».
«- Voglio perdonare! Voglio regnare! Voglio perdo­nare alle anime e alle nazioni! Voglio regnare sulle anime, sulle nazioni, sul mondo intero! Voglio diffondere la mia pace fino alle estremità della terra, ma soprattutto su questo suolo benedetto, culla della devozione al mio Cuore. Sì, voglio essere la sua pace, la sua vita, il suo re. Io sono la sapienza e la felicità. Sono l'amore e la misericordia. Sono la pace e regnerò! «Per cancellare la sua ingratitudine effonderò un tor­rente di misericordia. Per riparare le sue offese sceglierò delle vittime che otterranno perdono... Sì, ci sono nel mondo molte anime generose che Mi daranno tutto quello che posseggono perché Io mi possa servire di loro se­condo i miei desideri e la mia volontà. «Per regnare, comincerò col fare misericordia, poiché il mio regno è di pace e di amore: ecco lo scopo che voglio raggiungere, ecco la mia Opera d'Amore!».
«- Il mio invito lo rivolgo a tutti: alle anime con­sacrate e a quelle del mondo, ai giusti e ai peccatori, ai dotti e agli ignoranti, a chi comanda e a chi obbedisce. A tutti Io dico: Se volete la felicità, Io lo sono. Se cercate la ricchezza, Io sono la ricchezza senza fine. Se bramate la pace, Io sono la pace... Io sono la miseri­cordia e l'amore! Voglio essere il vostro re». (…)
«Vengo a consumarti e ad infiammarti! Ecco tutto il mio desiderio... Infiammare le anime... incendiare il mondo. Purtroppo, le anime respingono la fiamma! Ma io trionferò: esse saranno mie e Io il loro Re! Soffri con Me affinché il mondo Mi conosca e le anime vengano a Me! La sofferenza farà trionfare l'amore».
«Voglio che il mondo lo conosca - dice. -Voglio che si sappia il mio amore! Lo sanno, gli uomini, ciò che ho fatto per loro?». (…)
«- Scrivi Josefa: «Un padre aveva un unico figlio. «Potenti, ricchi, circondati di buon numero di servi, di tutto quello che fa il decoro e l'agiatezza e la comodità della vita, nulla mancava loro per essere felici. Il, figlio bastava al padre, il padre al figlio e tutt'e due trovavano l'uno nel­l'altro una piena felicità, mentre i loro cuori nobili, generosi, si volgevano con delicata carità verso le miserie altrui. «Ora accade un giorno che uno dei servi di quell'ot­timo padrone cadde malato. La malattia si aggravò tanto che per sottrarlo alla morte non c'era più speranza che nelle cure più assidue e nei più energici rimedi. «Ma il servo stava a casa sua, povero e solo. «Che fare per lui? Abbandonarlo e lasciarlo morire? Il padrone buono non può risolversi a questo pensiero. Mandargli uno dei servi? Ma il suo cuore potrà riposare in pace su cure prestate più per interesse che per affetto? «Mosso dalla compassione, chiama il figlio e gli confida le sue ansie: gli espone le condizioni di quel poveretto sul punto di morire. Aggiunge che solo assidue e amorevoli cure potrebbero rendergli la salute e assi­curargli una lunga vita. «Il Figlio, il cui cuore batte all'unisono con quello del padre, si offre, se tale è la sua volontà, di curarlo egli stesso con molta vigilanza, non risparmiando né pene né fatiche, né veglie, finché non sia tornato in salute. «Il padre acconsente: fa il sacrificio della dolce compagnia di questo figlio che, sottraendosi alla tenerezza paterna, si costituisce servo e discende alla casa di colui che, in realtà, è suo servo. «Trascorre così vari mesi al capezzale dell'infermo, vegliandolo con delicatezza attenta e prodigandogli mille cure e provvedendo non soltanto a ciò che richiede la sua guarigione, ma anche al suo benessere, finché non giunge a rendergli le forze. «Il servo allora, pieno di ammirazione alla vista di ciò che ha fatto per lui il suo padrone, gli domanda come potrà esprimere la sua riconoscenza e corrispondere a così meravigliosa e insigne carità. «Il figlio gli consiglia di presentarsi al padre e, guarito com'è, offrirsi a lui per essere il più fedele dei suoi servi, in cambio della sua grande liberalità. «Quell'uomo allora si presenta al padrone e nella convinzione di ciò che gli deve, esalta la sua carità e quel che è meglio ancora, si offre a servirlo senza alcun in­teresse, poiché al servizio di un tal signore, non ha bi­sogno di essere pagato come un servitore, essendo stato trattato e amato come un figlio! «Questa parabola non è che una debole immagine del mio amore per gli uomini e della risposta che aspetto da loro. La spiegherò gradatamente affinché tutti conoscano il mio Cuore!». Gesù tace un istante e quindi procede con ardore: «Aiutami, Josefa, aiutaMi a manifestare il mio Cuore agli uomini! Ecco che sto per dir loro che invano cercano la felicità fuori di Me: non la troveranno!... Tu, soffri e ama, poiché dobbiamo conquistare le anime!».  (…)
«- Dio creò l'uomo per amore. Lo collocò sulla terra in condizioni tali che niente potesse mancare quaggiù alla sua felicità, mentre aspettava l'eterna. Ma per avervi di­ritto doveva osservare la legge dolce e sapiente imposta dal Creatore. «L'uomo, infedele a questa legge, cadde gravemente malato: commise il primo peccato. L'uomo, cioè il padre e la madre, il ceppo del genere umano. Tutta la posterità fu macchiata della sua bruttura. In lui l'umanità intera perdette il diritto alla felicità perfetta che Dio gli aveva promesso e dovette, d'allora in poi, tribolare, soffrire, morire. «Dio nella sua beatitudine: non ha bisogno né dell'uomo né dei suoi servizi: basta a sé stesso. La sua gloria è infinita e niente la può diminuire. «Tuttavia, infinitamente potente, è anche infinitamente buono. Lascerà soffrire e morire l'uomo creato per amore? no, gli darà una nuova prova di questo amore e, ad un male così estremo, applicherà un rimedio di valore infinito. Una delle Persone della SS.ma Trinità prenderà l'umana natura e riparerà divinamente il male cagionato dal peccato. «Il Padre dà il suo Figlio. Il Figlio sacrifica la sua gloria scendendo in terra non in qualità di signore, di ricco, di potente, ma nella condizione di servo, di povero, di bambino. La vita che Egli condusse in terra la conoscete tutti. «Sapete come dal primo momento della mia incar­nazione, Mi sottomisi a tutte le miserie della natura umana. «Bambino soffrii il freddo, la fame, la povertà e le persecuzioni. Nella mia vita di operaio fui spesso umiliato e disprezzato come il figlio di un povero falegname. Quante volte il mio padre adottivo ed io, dopo aver portato il peso di una lunga giornata di lavoro, ci tro­vavamo la sera ad aver appena guadagnato quanto ba­stava ai bisogni della famiglia... E così sono vissuto per trenta anni! «Allora abbandonai la dolce compagnia di mia Madre, Mi consacrai a far conoscere il mio Padre celeste, inse­gnando a tutti che Dio è carità. «Sono passato facendo bene ai corpi e alle anime: ai malati ho dato la salute, ai morti la vita, alle anime?... ah! alle anime... ho reso loro la libertà perduta col peccato, ho loro aperto le porte della vera ed eterna patria. «Venne poi l'ora in cui per comprare la loro salvezza il Figlio di Dio volle dare la sua stessa vita! «E in qual maniera morì? circondato da amici?... ac­clamato come benefattore?... Anime carissime, voi ben sapete che il Figlio di Dio non ha voluto morire così: Egli non aveva sparso altro che amore, fu vittima del­l'odio... Egli aveva portato la pace al mondo, fu oggetto di crudeltà accanita... Egli aveva reso la libertà agli uomini: fu imprigionato, legato, maltrattato, calunniato e morì infine su una croce tra due ladroni, disprezzato, abbandonato, povero e spogliato di tutto. «Così Egli si immolò per salvare gli uomini... così compì l'Opera per la quale aveva lasciato la gloria del Padre suo: l'uomo era malato e il Figlio di Dio scese verso di lui. Non soltanto gli rese la vita, ma gli meritò la forza e i mezzi necessari per acquistare quaggiù il tesoro dell'eterna felicità. «Come ha risposto l'uomo a tale favore? Si è offerto come il buon servitore al servizio del Padrone divino senza altro interesse che gli interessi di Dio?... «Qui bisogna distinguere le differenti risposte dell'uomo al suo Dio. (…)
«Alcuni Mi hanno veramente conosciuto e spinti dall'amore, hanno sentito accendersi in cuore il vivo desiderio di dedicarsi completamente e senza interesse al mio servizio, che è quello del Padre mio. Gli hanno chiesto ciò che potrebbero fare di più grande per Lui e il Padre mio ha loro risposto: «'Lasciate la vostra casa, i beni, voi medesimi, e venite dietro a Me per fare ciò che vi dirò'». «Altri si sono sentiti commuovere il cuore alla vista di ciò che il Figlio di Dio ha fatto per salvarli. Pieni di buona volontà si sono presentati a Lui domandando come corrispondere alla sua bontà e lavorare per i suoi interessi, senza però abbandonare i propri. «A costoro il Padre mio ha risposto: Osservate la legge che il Signore vostro Dio vi ha data. Osservate i miei comandamenti senza sviarvi né a destra né a sinistra; vivete nella pace dei servi fedeli. «Altri, poi, hanno capito ben poco quanto Dio li ami! Tuttavia un poco di buona volontà ce l'hanno, e vivono sotto la sua legge, ma senza amore. «Questi non sono dei servi volontari, perché non si sono offerti agli ordini del loro Dio... Ma, siccome in essi non c'è cattiva volontà, in molti casi basta loro un suggerimento perché si prestino al suo servizio. «Altri poi si sottomettono a Dio più per interesse che per amore e nella stretta misura necessaria per la ri­compensa finale promessa a chi osserva la legge. «Tuttavia gli uomini si dedicano tutti al servizio del loro Dio? Non ce ne sono forse di quelli che, ignari del grande amore di cui sono oggetto, non corrispondono affatto a ciò che Gesù Cristo ha per essi compiuto? «Ahimè!... Molti Lo hanno conosciuto e disprezzato... molti non sanno neppure chi sia!... «A tutti Gesù stesso dirà ora una parola d'amore. «Parlerò dapprima a coloro che non Mi conoscono. Sì, a voi, carissimi figli, che fino dall'infanzia viveste lontani dal Padre. Venite! Vi dirò perché non Lo conoscete: e quando comprenderete chi Egli sia, e quale Cuore amante e tenero abbia per voi, non potrete resistere al suo amore. «Non accade spesso a coloro che crescono lontano dalla casa paterna di non provare alcun affetto per i genitori?... Ma se un giorno sperimentano la tenerezza del padre e della madre non li amano forse più ancora di quelli che non hanno mai lasciato il loro focolare? «A voi, che non soltanto non Mi amate, ma Mi odiate e perseguitate, Io chiederò soltanto: 'Perché quest'odio ac­canito?... Che cosa vi ho fatto perché Mi maltrattiate così?...'. Molti non si sono mai fatti questa domanda, ed ora che Io stesso la rivolgo loro, forse risponderanno: 'Non so'. «Ebbene risponderò per voi! «Se dalla vostra infanzia non Mi avete conosciuto, è stato perché nessuno vi ha insegnato a conoscerMi. E mentre voi crescevate le inclinazioni naturali, l'attrattiva per il piacere e per il godimento, il desiderio della ricchezza e della libertà sono cresciuti con voi. «Poi un giorno avete inteso parlare di Me. Avete sentito dire che per vivere secondo la mia volontà occorreva amare e sopportare il prossimo, rispettare i suoi diritti e i suoi beni, sottomettere e incatenare la propria natura: insomma, vivere sotto una legge. E voi che fino dai primi anni non viveste che eseguendo il capriccio della vostra volontà e forse gli impulsi delle passioni, voi che non sapevate di quale legge si trattasse, avete protestato con forza: 'Non voglio altra legge che me stesso, voglio godere di essere libero!' «Ecco come avete incominciato ad odiarMi ed a per­seguitarMi! «Ma Io che sono vostro Padre vi amavo e mentre con tanto accanimento lavoravate contro di Me, il mio Cuore più che mai si riempiva per voi di tenerezza. «Così trascorsero gli anni della vostra vita... forse numerosi... «Oggi non posso più a lungo conteneré il mio amore per voi! E vedendovi in guerra aperta contro Colui che tanto vi ama, vengo a dirvi Io stesso quello che sono. «Sono Gesù, e questo nome significa Salvatore. Perciò ho le mani forate dai chiodi che Mi tennero confitto alla croce su cui sono morto per vostro amore... I miei piedi portano i segni delle stesse piaghe e il mio Cuore è aperto dalla lancia che mi trafisse dopo la mia morte!... «Così Io mi presento a voi per insegnarvi chi sono Io e quale è la mia legge. Non v'intimorite, è legge di amore!... Allorché Mi conoscerete troverete la pace e la felicità. Vivere come orfani è triste! Venite, figli, venite al Padre vostro! (…)
«Andiamo incontro a quelle povere anime che Mi perseguitano perché non Mi conoscono. Voglio dir loro chi sono Io, e ciò che esse sono: «Sono il vostro Dio e il vostro Padre! Il vostro Creatore e il vostro Salvatore! Voi siete mie creature, miei figli, miei redenti anche, poiché a prezzo della mia vita e del mio sangue vi ho liberati dalla schiavitù e dalla tirannia del peccato. «Voi avete un 'anima grande, immortale e creata per una beatitudine eterna: una volontà capace di bene, un cuore che ha bisogno di amare e di essere amato... «Se voi cercate nei beni terrestri e passeggeri l'appa­gamento delle vostre aspirazioni, avrete sempre fame e non troverete mai l'alimento che pienamente sazia. Vivrete sempre in lotta con voi stessi, tristi, inquieti, turbati. «Se siete poveri e vi guadagnate il pane col lavoro, le miserie della vita vi colmeranno di amarezza. Sentirete dentro di voi insorgere l'odio contro i vostri padroni e forse giungerete al punto di desiderare la loro sventura affinché anch 'essi siano soggetti alla legge del lavoro. Sentirete pesare su di voi la stanchezza, la rivolta, la disperazione stessa, perché la vita è triste e poi, alla fine, bisognerà morire!... «Sì, umanamente considerato, tutto ciò è duro! «Ma io vengo a mostrarvi la vita in una realtà op­posta a quella che voi vedete: «Voi che, privi dei beni terreni, siete obbligati al lavoro sotto la dipendenza di un padrone, per sovvenire ai vostri bisogni non siete affatto degli schiavi, ma creati per essere liberi... «Voi che cercate l'amore, e vi sentite sempre insod­disfatti, siete fatti per amare, non ciò che passa, ma cio che è eterno. «Voi che amate tanto la vostra famiglia, e che dovete assicurarle, per quanto dipende da voi, il benessere e la felicità quaggiù, non dimenticate che, se la morte ve ne separerà un giorno, non sarà che per breve tempo... «Voi che servite un padrone e che dovete lavorare per lui, amarlo e rispettarlo, prender cura dei suoi interessi, farli fruttare col vostro lavoro e la vostra fedeltà, non dimenticate che questo padrone non è vostro padrone che per pochi anni, poiché la vita scorre rapida e vi conduce là dove non sarete più degli operai, ma dei re per l'eternità! «L'anima vostra, creata da un Padre che vi ama, non di un amore qualsiasi, ma di un amore immenso ed eterno, troverà un giorno, nel luogo della felicità senza fine preparatovi dal Padre, la risposta a tutti i suoi desideri! «Là troverete la ricompensa al lavoro di cui avrete sopportato il peso quaggiù. «Là troverete la famiglia tanto amata sulla terra e per la quale avrete sparso i vostri sudori. «Là vivrete eternamente, poiché la terra non è che un'ombra che scompare e il cielo non passerà mai! «Là vi unirete al Padre vostro che è vostro Dio. «Se sapeste quale felicità vi attende! «Forse ascoltandomi direte: 'In quanto a me non ho la fede, non credo all'altra vita!'. «Non avete fede? Ma allora, se non credete in Me, perché Mi perseguitate? Perché vi ribellate alle mie leggi, e combattete quelli che mi amano? Poiché volete la libertà per voi, perché non la lasciate agli altri? «Non credete alla vita eterna?... DiteMi se vivete felici quaggiù; non sentite anche voi il bisogno di qualche cosa che non potete trovare sulla terra? «Quando cercate il piacere e lo raggiungete, non vi sentite soddisfatti... «Se volete accumulare ricchezze e riuscite ad ottenerle non vi sembrano mai bastanti... «Se avete bisogno di affetto e se lo trovate un giorno, presto ne siete stanchi... «No, nulla di tutto ciò è quello che voi cercate!... Ciò che bramate non lo troverete sicuramente quaggiù, perché ciò di cui avete bisogno è la pace, non quella del mondo, ma quella dei figli di Dio, e come potrete trovarla in seno alla rivolta? «Ecco perché voglio mostrarvi dove è questa pace, dove troverete questa felicità, dove estinguerete quella sete che vi tortura da così lungo tempo. «Non ribellatevi se Mi sentite dire: tutto ciò lo tro­verete nel compimento della mia legge: no, non spaven­tatevi di questa parola: la mia legge non è tirannica, è una legge d'amore! «Sì, la mia legge è d'amore perché sono vostro Padre. «Voglio insegnarvi ciò che è questa legge, e ciò che è il mio Cuore che ve la dà, questo Cuore che non co­noscete e che così spesso ferite! Voi Mi cercate per darMi la morte, ed Io vi cerco per darvi la vita! Chi di noi trionferà? E la vostra anima rimarrà sempre così dura nel contemplare Colui che vi ha dato la sua vita e tutto il suo amore? (…)
«- Scrivi! «Ora, figli miei, udite ciò che il Padre vostro chiede come prova del vostro amore: sapete bene che una di­sciplina è necessaria in un esercito, ed un regolamento in una famiglia ben ordinata. Così nella grande famiglia di Gesù Cristo è necessaria una legge, ma una legge piena di dolcezza. «Nell'ordine umano i figli portano sempre il nome del padre, senza il quale non potrebbero essere riconosciuti come appartenenti alla famiglia». «Così i miei figli si chiamano cristiani, nome che loro conferisce alla loro nascita il Battesimo. Voi che avete ricevuto questo nome siete miei figli e avete diritto a tutti i beni del padre vostro. «So che non Mi conoscete e che non Mi amate, anzi Mi odiate e Mi perseguitate. Tuttavia Io vi amo di un amore infinito. Voglio farvi conoscere quell'eredità a cui avete diritto, e il poco che dovete fare per acquistarla: «Credete al mio amore e alla mia misericordia. «Mi avete offeso: Io vi perdono. «Mi avete perseguitato: Io vi amo. «Mi avete ferito con le parole e le opere: voglio farvi del bene e aprirvi i miei tesori. «Non pensate che Io ignori quale fu la vostra vita fin qui: so che avete disprezzato le mie grazie, forse anche profanato i miei Sacramenti. Ma vi perdono!... «E se volete vivere felici in terra e assicurare nello stesso tempo la vostra eternità, fate d'ora innanzi quanto vi dirò: «Siete poveri? Quel lavoro che la necessità vi impone eseguitelo con sottomissione e sappiate che Io pure ho vissuto trent'anni assoggetandoMi alla stessa legge, perché fui povero, anzi poverissimo! «Non considerate mai i vostri padroni come tiranni, non nutrite verso di loro sentimenti di odio, non desi­derate il loro male, ma curate i loro interessi e siate loro fedeli. «Siete ricchi? Avete sotto di voi operai e servi?... Non sfruttate il loro lavoro, rimunerate giustamente le loro fatiche, e date loro prova di affetto con dolcezza e bontà. Pensate che se voi avete un 'anima immortale essi pure ce l'hanno: se voi avete ricevuto le sostanze che possedete, non è soltanto per il vostro godimento e benessere per­sonale, ma affinché amministrandole saggiamente possiate esercitare la carità verso quelli che vi circondano. «Dopo aver accettato, gli uni e gli altri, con sotto­missione questa legge del lavoro, riconoscete umilmente l'esistenza di un Essere che presiede a tutto il Creato. Questo Essere è il vostro Dio, e insieme il vostro Padre. «Come Dio v'impone di adempire la sua legge divina. «Come Padre vi chiede di sottomettervi da figli ai suoi comandamenti. «Così, quando voi avete passato tutta una settimana nei vostri lavori, nei vostri affari, ed anche nei vostri sollievi... vi domanda di dare almeno una mezz 'ora al­l'adempimento del suo precetto. E questo esigere molto? «Andate dunque alla sua casa. Vi attende giorno e notte. E ogni domenica o giorno di festa riservateGli questa mezz'ora, assistendo a quel mistero d'amore e di misericordia che si chiama MESSA. «Là parlateGli di tutto: della vostra famiglia, dei figli, dei vostri affari, dei vostri desideri... EsponeteGli le vostre difficoltà e le vostre pene... Se sapeste come vi ascolterà e con quale amore! «Voi forse Mi direte: 'Non so come assistere alla Messa! Da tanto tempo non ho varcato la soglia di una chiesa!...' Non temete per questo. Venite e passate soltanto questa mezz'ora ai miei piedi. Lasciate che la vostra coscienza dica quello che dovete fare e date ascolto alla mia voce. Aprite l'anima vostra, e la mia grazia vi par­lerà. Essa a poco a poco vi mostrerà come dovete agire in ogni circostanza della vostra vita, come comportarvi in famiglia e negli affari, come allevare i figli, amare gli inferiori, rispettare i superiori. Forse essa vi ispirerà di lasciare quell'impresa, di rompere una cattiva amicizia, di allontanarvi energicamente da quella riunione pericolosa. Vi dirà che odiate la tal persona senza ragione e che dovete fuggire i consigli e separarvi da quell'altra che amate e fre­quentate. «Provate a fare così, e a poco a poco si prolungherà la catena delle mie grazie! Tanto nel male come nel bene, tutto sta nel cominciare. Gli anelli della catena si seguono l'un l'altro. Se oggi ascoltate la mia grazia e la lasciate agire in voi, domani l'ascolterete meglio, più tardi meglio ancora e così di giorno in giorno la luce verrà, la pace aumenterà e la vostra felicità sarà eterna! «L'uomo non è creato per restare sempre quaggiù: è fatto per l'eternità. Se dunque è immortale, deve vivere non per quello che muore, ma per ciò che dura. «Giovinezza, ricchezza, sapienza, gloria umana, tutto questo è un niente... passa e finisce! Dio solo sussiste in eterno! «Il mondo e l'umana società sono pieni di odio e di continue lotte, popoli contro popoli, nazioni contro nazioni, individui contro individui, perché il fondamento della fede è quasi del tutto scomparso. «Rinasca la fede e tornerà la pace e regnerà la carità! «La fede non nuoce alla civiltà, né si oppone al progresso. Anzi, più è radicata negli individui e nei popoli, più crescono in loro la saggezza e la scienza, poiché Dio è sapienza e scienza infinita. Ma dove non c'è più la fede, la pace scompare, e con essa la civiltà, la cultura, il vero progresso... poiché Dio non è nella guerra!... Allora non ci sono che divisioni di idee, lotte di classe, e nell'uomo stesso ribellione delle passioni contro il dovere. Allora sparisce tutto ciò che fa la nobiltà dell'uomo: non rimane che la rivolta, l'insubordinazione, la guerra!... «Ah! Lasciatevi convincere dalla fede e sarete grandi! Lasciatevi dominare dalla fede e sarete liberi! Vivete secondo la fede e non morrete eternamente!». Con queste ultime parole il Messaggio al mondo è compiuto. Nostro Signore abbassa lo sguardo su Josefa: «Addio  le dice  tu sai che aspetto da voi ripara­zione e amore: l'amore si prova con gli atti. Che tutto in voi provi l'amore. Siate le messaggere dell'amore nelle cose più piccole come nelle più grandi. Fate tutto per amore. Vivete di amore!».  (…)
«- Non crediate - Egli dice - che Io voglia parlarvi d'altro che della mia croce. «Per mezzo di essa ho salvato il mondo, per mezzo di essa voglio ricondurlo alla verità della fede, e soprattutto alla via dell'amore... «Vi manifesterò i miei desideri: ho salvato il mondo dall'alto della croce, cioè con la sofferenza. Voi sapete che il peccato è un'offesa infinita e richiede una infinita ri­parazione... Per questo chiedo che le vostre sofferenze e le vostre fatiche le offriate unite ai meriti infiniti del mio Cuore. Sapete bene che il mio Cuore è vostro. Prendetelo e riparate per mezzo suo!... Alle anime che avvicinerete inculcate l'amore e la fidu­cia. Immergetele nell'amore, immergetele nella fiducia verso la bontà e la misericordia del mio Cuore. In tutte le circo­stanze in cui potete parlare e farMi conoscere, dite sempre alle anime che non temano, perché Io sono un Dio di amore. «Vi raccomando specialmente tre cose: «1°. L'esercizio dell'Ora Santa, poiché è uno dei mezzi per offrire a Dio Padre, per la mediazione di Gesù Cristo suo divin Figlio, una riparazione infinita; «2°. La devozione dei cinquePater in onore delle mie piaghe, poiché per mezzo loro il mondo ha ricevuto la salvezza; «3°. Infine l'unione costante, e l'offerta quotidiana dei meriti del mio Cuore, poiché così darete a tutte le vostre azioni un valore infinito. «Servirsi continuamente della mia vita, del mio Sangue, del mio Cuore; è un segreto che molte anime non co­noscono ancora abbastanza. Voglio che voi, voi lo co­nosciate e ne approfittiate».
(…) «Voglio che il mio amore sia il sole che illumina e il calore che riscalda le anime. Perciò desidero che si facciano conoscere le mie parole. Voglio che il mondo intero sappia che Io sono un Dio di amore, di perdono, di misericordia. Voglio che tutto il mondo legga il mio desiderio ardente di perdonare e di salvare: i più miserabili non temano!... i più colpevoli non fuggano lontano da Me!... che tutti vengano! Li aspetto come un padre, con le braccia aperte, per dar loro la vita e la vera felicità. «Affinché il mondo conosca la mia bontà ho bisogno di apostoli che gli manifestino il mio Cuore, ma che, prima di tutto, lo conoscano essi stessi... si può insegnare ciò che si ignora?... «Perciò parlerò durante alcuni giorni per i miei Sa­cerdoti, i miei Religiosi, le mie Religiose. Allora cono­sceranno chiaramente quello che chiedo. Voglio formare una lega di amore tra le anime consacrate, affinché esse insegnino e pubblichino fino ai confini della terra la mia misericordia e il mio amore. «Voglio che il desiderio e il bisogno di riparare si risvegli­no ed aumentino tra le anime fedeli e le anime consacrate, poiché il mondo ha peccato... Sì, il mondo, le nazioni pro­vocano in questo momento la collera divina. Ma Dio, che vuoi regnare con l'amore, si volge alle sue anime scelte e specialmente a quelle di questa nazione. Chiedo loro di ri­parare prima per ottenere il perdono, ma soprattutto per attirare nuove grazie su questo paese, che è stato il primo, lo ripeto ancora, a conoscere il mio Cuore ed a propagarne la devozione. «Voglio che il mondo sia salvo... che la pace e l'unione regnino tra gli uomini. Io voglio regnare e regnerò mediante la riparazione delle anime scelte e una conoscenza nuova della mia bontà, della mia misericordia e del mio amore. Le mie parole saranno luce e vita per un numero incai­colabile di anime, e tutte verranno stampate, lette, predicate, e darò loro una grazia speciale affinché illuminino e tras­formino le anime». (…)
«- Voglio ora rivolgerMi alle mie anime consacrate, affinché possano farMi conoscere ai peccatori ed al mondo intero. «Molte tra esse non sanno ancora approfondire i miei sentimenti. Mi trattano come uno che vive lontano da loro... uno che conoscono poco e in cui non hanno abbastanza fiducia. Voglio che rianimino la loro fede e il loro amore, che  vivano in intimità e confidenza con Colui che esse amano e che le ama. «In una famiglia è il figlio maggiore che conosce meglio i sentimenti e i segreti paterni. Infatti il padre a lui si confida più interamente perché i più giovani non sono ancora capaci di interessarsi ai gravi affari, né di andare al di là della superficie delle cose. Perciò al maggiore spetta di trasmettere ai fratelli i desideri e i voleri del padre quando questi viene a mancare. «Nella Chiesa ho dei figli maggiori e sono le anime che ho scelte per Me. Consacrate dal sacerdozio o dai voti religiosi, esse vivono più vicino a Me, partecipano alle mie grazie di privilegio, e a loro confido i miei se­greti, i miei desideri... e anche i miei patimenti! «Sono esse che incarico, per mezzo del loro ministero, di vegliare sui fanciulli, loro fratelli, e direttamente o indirettamente istruirli, guidarli e trasmettere loro i miei insegnamenti. «Se le mie anime scelte Mi conoscono pienamente, sapranno farmi conoscere, se Mi amano davvero, sapranno farmi amare. Ma che cosa insegneranno agli altri se Mi conoscono poco?... Ora Io domando: si può amare molto Colui che si conosce male? Si può parlare con vera in­timità a Colui da cui ci teniamo lontano?... a Colui in cui abbiamo poca fiducia?... «Ecco quello che voglio ricordare alle mie anime consacrate. Non è una cosa nuova, certamente, ma esse hanno bisogno di rianimare la loro fede, il loro amore e la loro fiducia. «Voglio che Mi trattino con maggiore intimità, che Mi cerchino nel loro interno, poiché esse sanno che l'anima in grazia è tempio dello Spirito Santo. E là Mi vedano come Io sono, cioè come Dio, ma Dio d'amore! Abbiano più amore che timore, credano al mio amore senza mai dubitarne! Molte, infatti, sanno che le ho scelte perché le ho amate, ma quando si sentono oppresse dalle loro miserie, e forse anche dalle colpe, allora le invade la tristezza al pensiero che Io non abbia più per loro l'amore di una volta». (…)
«Ti ho detto ieri che quelle anime non Mi cono­scono. Quelle anime non hanno capito che cos'è il mio Cuore! Poiché sono appunto le loro miserie e le loro colpe che inclinano la mia bontà verso di loro. E quando riconoscono la loro impotenza e debolezza, si umiliano e vengono a Me con piena fiducia, allora esse Mi glorifi­cano ancora più che prima della loro colpa. «Così quando esse pregano per sé e per gli altri: se esitano, se dubitano di Me, non onorano il mio Cuore, mentre Mi glorificano quando aspettano con sicurezza ciò che Mi chiedono, certe che non potrò rifiutare loro se non quello che sarebbe dannoso alle loro anime. «Quando il Centurione venne a supplicarMi di guarire il servitore, Mi disse con molta umiltà: "Non sono degno che Tu entri in casa mia..." ma pieno di fede e di fiducia aggiunse: "Tuttavia, Signore, se dici una sola parola il mio servo guarirà". Quest'uomo conosceva il mio Cuore, e sapeva che non posso resistere alle suppliche di un'anima che aspetta tutto da Me... Quest'uomo Mi ha grandemente glorificato perché all'umiltà ha congiunto una fiducia ferma e totale... Sì, quest'uomo conosceva il mio Cuore, eppure non Mi ero manifestato a Lui come Mi manifesto alle mie anime scelte! «Con la fiducia esse otterranno innumerevoli grazie, non soltanto per se stesse ma per gli altri, ed è quello che voglio che comprendano pienamente, poiché desidero che manifestino i sentimenti del mio Cuore alle povere anime che non Mi conoscono». «Lo ripeto ancora: ciò che ora dico non è niente di nuovo. Ma come una fiamma ha bisogno di essere alimentata per non spengersi, così le anime hanno bisogno di un nuovo incitamento che le faccia avanzare, e di nuovo calore che le rianimi. «Fra le anime a Me consacrate, poche ve ne sono che hanno in me una vera fiducia, perché ce ne sono poche che vivono in intima unione con Me. Voglio che si sappia che amo le anime quali esse sono. So che la fragilità le farà cadere più d'una volta. So che in molte occasioni non manterranno ciò che Mi hanno promesso: ma il loro proposito Mi glorifica, l'atto di umiltà che faranno dopo una caduta, la fiducia che pongono in Me mi onorano talmente che il mio Cuore sparge sopra di esse un tor­rente di grazie. «Voglio che si sappia quanto desidero che le anime consacrate si rianimino e si rinnovino in questa vita di unione e d'intimità con Me. Esse non si limitino a par­larMi quando sono ai piedi dell'altare. Sono là presente, è vero, ma Io vivo anche dentro di loro, e Mi com­piaccio a non fare che una cosa sola con loro. «Mi parlino di tutto!... Mi consultino in tutto!... Mi domandino tutto!... Io vivo in loro per essere la loro vita. Dimoro in loro per essere la loro forza... Sì, lo ripeto non dimentichino che Mi compiaccio di fare una cosa sola con loro... Si ricordino che Io vivo in esse... e che là le vedo, le ascolto, le amo. Là aspetto che corri­spondano al mio amore! «Vi sono molte anime che ogni mattina fanno ora­zione: ma non è piuttosto una formalità che un colloquio d'amore?... Ascoltano o celebrano la Messa, e Mi ricevono nella Comunione... ma una volta uscite di chiesa non si lasciano forse talmente assorbire dagli affari, che non pensano più a rivolgerMi una parola?... «Mi trovo in queste anime come in un deserto: non Mi dicono niente; non Mi chiedono niente: e quando hanno bisogno di essere consolate spesso si rivolgono a qualche creatura di cui vanno in cerca, piuttosto che a Me, loro Creatore, che vivo e sono in esse! «Non è questa mancanza di unione, mancanza di vita interiore o, ciò che viene a essere lo stesso, mancanza d'amore? «Voglio anche ricordare alle anime consacrate che Io le ho scelte in modo speciale, affinché vivendo con Me di questa vita di unione Mi consolino e riparino per tutte quelle che Mi offendono. «Voglio che si ricordino il dovere che hanno di stu­diare il mio Cuore, per condividerne i sentimenti e rea­lizzarne i desideri per quanto è loro possibile. «Quando un uomo lavora nel proprio campo si applica con ardore a sradicare tutte le erbe cattive, e non ri­sparmia né pena né fatica finché non vi sia riuscito. Così Io voglio che le anime a Me consacrate, appena cono­sciuti i miei desideri, si applichino con zelo ed ardore ad effettuarli, senza retrocedere davanti a qualsiasi difficoltà o sofferenza, per accrescere la mia gloria e riparare le offese del mondo. (…)
«- Le invito tutte, i miei Sacerdoti, i miei Religiosi, le mie Religiose, a vivere in intima unione con Me. «Spetta ad esse conoscere i miei desideri e condividere le mie gioie e le mie tristezze. «Tocca ad esse di occuparsi dei miei interessi senza risparmiare né fatiche, né sofferenze. «Ad esse riparare, con le preghiere e le loro penitenze, le offese di tante e tante anime! «Ad esse soprattutto spetta raddoppiare l'unione con Me, e non lasciarMi solo! Non lasciarMi solo... Ah! mol­te non comprendono, e dimenticano che tocca a loro tenerMi compagnia e consolarMi!... «Ad esse, infine, di formare una lega d'amore e, tutte unite nel mio Cuore, implorare per le anime la cono­scenza della verità, la luce e il perdono. «E allorché penetrate di dolore alla vista delle offese che ricevo da ogni parte, le mie anime scelte si offriranno per riparare e lavorare all'Opera mia, la loro fiducia sia intera, perché non potrò resistere alle loro suppliche e le esaudirò pienamente. «Si applichino dunque tutte a studiare il mio Cuore e ad approfondirne i sentimenti. Si sforzino di vivere unite a Me di parlarMi, di consultarMi. Rivestano dei miei meriti e coprano col mio sangue tutte le loro azioni. Consacrino la loro vita alla salvezza delle anime e al­l'accrescimento della mia gloria! Non si rimpiccoliscano considerando se stesse, dilatino invece il loro cuore ve­dendosi rivestite della potenza del mio sangue e dei miei meriti, poiché se agiscono da sole, non potranno fare gran cosa, ma se lavorano con Me, in mio nome e per la mia gloria, allora saranno potenti. «Le anime a Me consacrate ravvivino i loro desideri di riparare e chiedano con fiducia che sorga sul mondo il giorno del Re divino, cioè il giorno del mio Regno universale! «Non temano, sperino in Me, confidino in Me! «Siano divorate di zelo e di carità per i peccatori!.. Ne abbiano compassione, preghino per loro e li trattino con dolcezza! «Parlino a tutti gli uomini della mia bontà, del mio amore, della mia misericordia! «Rivestano i loro lavori apostolici di preghiera, di penitenza e soprattutto di fiducia, non nelle loro industrie, ma nella potenza e nella bontà del mio Cuore che le accompagna! «Nel tuo nome, o Signore, opererò e so che sarò potente! «Questa fu la preghiera dei miei Apostoli, uomini poveri e ignoranti, ma ricchi e sapienti della ricchezza e sapienza divina!... «Tre cose chiedo alle anime consacrate: «Riparazione, cioè vita di unione col Riparatore divino: operare per Lui, con Lui, in spirito di riparazione, in stretta unione ai suoi sentimenti e desideri. «Amore, cioè intimità con Colui che è tutto amore e che si mette al livello delle sue creature, per domandare di non lasciarLo solo, e di darGli il loro amore. «Fiducia, cioè sicurezza in Colui che è bontà e mise­ricordia... in Colui col quale io vivo giorno e notte, che mi conosce e che io conosco... che mi ama e che io amo... in Colui che invita le sue anime consacrate perché vivendo con Lui e conoscendo il suo Cuore aspettino tutto da Lui.

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